Una panoramica sulle ludoteche comunali italiane
Il gruppo di lavoro si è posto come obiettivo un’indagine conoscitiva sulla realtà delle ludoteche comunali italiane. Essendo difficile e forse non fondamentale una trattazione sistematica di tutte le ludoteche (manca un data-base italiano consultabile on-line), si è deciso di concentrare gli sforzi su quelle di maggiore interesse, individuate in base ai seguenti criteri: collocazione geografica (con focalizzazione sui capoluoghi di provincia), modalità di gestione, ricchezza e originalità dell’offerta ludico/laboratoriale, caratteristiche degli spazi, costi per l’utente, età degli utenti e orari di accesso.
Quando possibile il lavoro è stato arricchito da documentazione iconografica, da regolamenti in uso (ove reperibili), da altro materiale disponibile (locandine di eventi, moduli di iscrizione…).
Modelli di gestione
Sul territorio italiano si possono distinguere tre tipologie di ludoteche pubbliche. Le più diffuse sono le ludoteche comunali gestite da Cooperative o Associazioni (privato sociale); poi vi sono le ludoteche comunali gestite direttamente dall’Ente Locale in cui non solo lo spazio adibito a ludoteca è comunale, ma lo è anche la completa gestione che viene attuata con proprio personale dipendente; in ultimo vi sono alcune esperienze di ludoteche di Comunità, nate da Patti di Collaborazione tra Ente Locale e cittadini che prevedono una gestione condivisa del bene pubblico.
Età utenza e orari di accesso
La gran parte delle ludoteche è aperta per due giorni a settimana , ma non mancano i casi in cui il servizio riesce a coprire tutte le mattine e i pomeriggi. Solitamente la mattina è dedicata ai bimbi più piccoli (0-3 anni), mentre i pomeriggi offrono attività per i bambini dai 4 anni in su, talvolta anche senza necessità di un accompagnatore. Molte ludoteche effettuano l’apertura anche sabato, in misura minore anche domenica; alcune effettuano aperture serali per i più grandicelli. L’orario estivo può prevedere variazioni e accogliere i bimbi più grandi anche la mattina.
Costi a carico dell’utente e modalità di iscrizione
Si osserva una tendenza generalizzata a offrire lo spazio comunale come un servizio e quindi in maniera libera e quasi del tutto gratuita. A seconda dei tipi di gestione può essere necessaria un’iscrizione in un determinato periodo dell’anno ed il pagamento di una quota fissa annuale (sempre inferiore a 50 euro), oppure l’acquisto di un carnet d’ingressi sempre a costo calmierato rispetto all’offerta privata. Per le singole attività e laboratori può essere richiesta una prenotazione e una quota specifica.
Gli spazi
L’open space è la situazione logistica più diffusa, ma in alcuni casi la ludoteca può svilupparsi su più piani o essere composta da piccoli ambienti separati tra di loro. Generalmente troviamo: un angolo morbido, una biblioteca/angolo lettura, uno spazio per il gioco libero, una stanza con tavoli per laboratori creativi, un angolo per il gioco di imitazione (presenza di cucine preferibilmente in legno, piano di lavoro, specchio con travestimenti). Le ludoteche che hanno spazio esterno sono provviste di scivoli, altalene e giochi a molla. Spesso sono posizionate in luoghi strategici della città, comodamente raggiungibili con i mezzi pubblici e nei pressi di aree parcheggio.
L’offerta ludica/laboratoriale
In una ludoteca le attività sono molteplici e nessun elenco sarebbe esaustivo. Generalmente si trovano tappeti morbidi, palle e svariati giochi dedicati ai bimbi più piccoli (0-3 anni), aree tipo parco giochi al coperto, ma anche laboratori strutturati (artistici, dedicati alla natura, alla musica). Spesso sono previsti Incontri mirati al sostegno alla genitorialità, momenti dedicati all’aiuto compiti, al prestito libri e al prestito giochi, un servizio di baby parking. Vengono organizzati laboratori legati alle varie festività, talvolta un centro estivo durante l’interruzione delle attività didattiche, laboratori itineranti nella città.